Il primo documento storico che attesta l’esistenza in Mese di una chiesa dedicata a San Vittore è una pergamena del 1153 riguardante una permuta di beni fra due chiavennaschi. Anche la chiesa rimase alle dipendenze del capitolo di San Lorenzo di Chiavenna per tutto il Medioevo. Solo nel 1473 sarebbe stato riconosciuta al beneficiale, il prete cui era riconosciuto il diritto di beneficiare dei beni della chiesa, la possibilità di risiedere e di amministrare il battesimo sul posto. Di quegli anni la nostra chiesa conserva un calice in argento dorato con decorazioni a bulino e sbalzate.